In un documento PCN (Product Change Notification) pubblicato nei giorni scorsi – numero 117143-00, ora stranamente rimosso – Intel affermava di essere al lavoro per rinnovare quattro processori Celeron e Pentium, basati sul progetto Apollo Lake, a causa di preoccupazioni circa il loro deterioramento.
Il problema deriverebbe da quello che inizialmente è emerso con la famiglia Atom C2000, che impose l’istituzione di un fondo per coprire i costi associati alla sostituzione dei processori.
I chip Apollo Lake sono stati introdotti nel 2016 e sono basati su architettura Goldmont a 14 nanometri. I chip fanno parte delle serie Celeron e Pentium, e si trovano in desktop AIO, 2 in 1, portatili e mini PC desktop.
Secondo quanto dichiarato nel PCN 117143-00, “Intel ha identificato un problema con il Low Pin Count (LPC), il Real Time Clock (RTC) e le interfacce delle schede SD sui processori Intel Celeron N3350, J3355, J3455 e Pentium N4200 con conseguente degrado di questi segnali a un tasso superiore agli obiettivi qualitativi di Intel dopo diversi anni di servizio”.
In sostanza, Intel parla di problemi di affidabilità sui processori Apollo Lake che potrebbero causarne il malfunzionamento prima della fine del periodo di garanzia. L’azienda sta provvedendo ad aggiornare l’intera gamma di CPU sostituendo l’attuale versione B1 con la versione F1 revisionata.
Intel ha esortato i suoi clienti a passare al più presto i prodotti Apollo Lake con le versioni F1. Per semplificare la transizione ed evitare la confusione tra il vecchio stepping e quello nuovo, Intel ha aggiunto il suffisso “E” al nome dei processori. I chip F1 saranno commercializzati come Celeron J3455E, J3355E, N3350E e Pentium N4200E.
Rimane da capire se questo problema è tanto diffuso quanto quello che ha colpito le CPU Atom C200 e se interesserà altre linee di prodotti.