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Recensione Dell XPS 15 7590 2019: la grande bellezza dell'OLED 4K

Dell XPS 15 7590 è la naturale evoluzione della più famosa e prestigiosa linea di portatili dell’azienda americana. È dedicato a un pubblico professionale che non ha paura di metter mano al portafogli, in ragione di un maggior fabbisogno a livello di prestazioni.

Anche quest'anno non sono mancati gli aggiornamenti hardware, con l'innesto di processori Intel di nona generazione e, soprattutto, con l'arrivo di una variante con display OLED 4K. E qui viene il bello. Ma anche il difficile (per il recensore). Che deve rispondere a una domanda su tutte: basta l'avvento della tecnologia OLED e l'innesto di alcuni piccoli aggiornamenti a fare di questo prodotto il miglior portatile Windows? La risposta in questa recensione.

Squadra che vince non si cambia. Da ormai 4 anni Dell lascia pressoché inalterato il design del suo XPS 15. Va detto, però, che se nel 2015 queste linee erano davvero innovative, a metà 2019 l'impatto complessivo non è più originale come un tempo.

Anche la tastiera e il trackpad in vetro sono rimasti invariati, ma finalmente la webcam è tornata al "suo" posto. Dopo due anni di esperimenti un po' azzardati, Dell è tornata sui suoi passi, riportando la camera in alto ed eliminando così il problema delle riprese dal basso che si aveva con i vecchi XPS.

Capitolo ingombri. L'XPS 15 2019 si conferma uno dei portatili da 15 pollici più piccoli e trasportabili oggi sul mercato grazie al suo peso complessivo di soli 2kg. Rimane inoltre un prodotto costruito con materiali di ottima qualità e un assemblaggio impeccabile. Sia il coperchio inferiore che quello superiore sono realizzati in lega di alluminio, mentre la parte interna è in fibra di carbonio. Quest’ultima ha una superficie leggermente soffice al tatto ed è molto comoda da maneggiare durante le sessioni di scrittura prolungate. Al tatto e alla vista dà un sensazione di solidità e robustezza. Tastiera e display non flettono neanche sotto elevato sforzo.

Sui lati vi è un’ampia selezione di porte: USB-A, lettore SD card a grandezza standard, jack audio, Thunderbolt 3 e attacco per la ricarica tramite alimentatore proprietario. La disponibilità di così tante interfacce permette di viaggiare "leggeri" senza troppi doungle o hub di espansione al seguito. XPS 15 è sicuramente uno dei portatili più comodi in questa fase di transizione tra le vecchie porte standard a un’unificata Type-C.

Quest’anno Dell ha ampliato ulteriormente il numero di configurazioni, con la possibilità di scegliere tra 3 diversi display:

IPS LCD risoluzione 1080p Full HD con finitura opaca antiriflesso

IPS LCD risoluzione 4K UHD con finitura lucida, vetro e funzionalità touch

OLED risoluzione 4K UHD con finitura lucida, vetro e no touch

La vera novità è rappresentata proprio dalla versione OLED che è quella su cui abbiamo messo le mani. Un prodotto il cui impatto è da subito piuttosto forte: lo schermo appare bellissimo con neri assoluti, contrasto elevatissimo e colori brillanti. Guardare video è un piacere per gli occhi, un’esperienza unica difficilmente riproducibile con i classici IPS.

Abbiamo ovviamente testato, tramite una sonda, quale fosse la percentuale di copertura degli spazi colore più comuni. sRGB e Adobe RGB sono coperti al 100%, ma lo spazio P3 è coperto fino al 99,8% (nuovo standard sempre più diffuso). Questo schermo quindi può essere molto utile per coloro che desiderano fare dell’editing fotografico, video e correzione colore. Su altri portatili che utilizzano pannelli OLED è stato riscontrato qualche differenza a livello di accuratezza nella riproduzione dei colori al variare della luminosità. Questo però è normale: anche sui display LCD si possono riscontrare variazioni del genere, solo che sugli OLED il fenomeno è più accentuato.

Avere a disposizione uno schermo OLED elimina poi il problema di bleeding. Su molti portatili, a causa di un cattivo assemblaggio, gli schemi LCD spesso presentano delle di macchie di luce, se non addirittura dei veri e propri aloni. Il problema è dato dalla retroilluminazione del pannello, ma l’OLED, avendo ogni piccolo illuminato singolarmente, elimina queste criticità alla radice.

Durante i primi giorni di utilizzo ho riscontrato un po’ di problemi nella gestione delle temperature e frequenze operative sulla GPU. Sui forum e all'interno di alcuni thread su Reddit ho cos' scoperto che tanti altri utenti hanno riscontrato le mie stesse difficoltà, tanto da lanciarsi in virtuosi downclock e undervolt tramite programmi di terze parti. Queste segnalazioni, per fortuna, sono arrivate anche all’azienda che si è messa subito al lavoro per risolvere i bug. Risultato: venerdì scorso è stato rilasciato il nuovo BIOS in versione 1.2.3 che ha cambiato le carte in tavola (costringendomi ovviamente a rieseguire tutti i test).

Non si sa di preciso quali siano i cambiamenti che Dell ha effettuato, ma si presume che abbia abbassato leggermente il voltaggio su CPU e GPU, per avere temperature più basse e mantenere le prestazioni più costanti nel tempo. In ogni caso il nuovo BIOS svolge egregiamente il suo lavoro e ora l’XPS lavora correttamente senza strani comportamenti.

Noi abbiamo provato la versione più bilanciata con processore i7 9750H, 16GB di memoria RAM e SSD NVME da 1TB. Nei classici test di benchmark sintetici abbiamo ottenuto punteggi davvero alti anche se non c’è un enorme incremento prestazionale rispetto alla vecchia generazione Intel. Queste componentistiche sono le stesse che possiamo trovare anche in PC da gaming più economici, ma difficilmente questi hanno uno spessore così ridotto e dimensioni compatte.

La batteria del modello OLED utilizzato per il test ha una capacità di 97Wh ed è in grado di offrire fino a 7 ore di autonomia con uso misto. I consumi rispetto alle vecchie generazioni con display LCD 4K non sono cambiati tant’è che abbiamo ottenuto gli stessi identici risultati del modello di due anni fa.

La porta Thunderbolt 3 permette di ricaricare il portatile con un semplice alimentatore Type C, ma Dell ha inserito nel suo XPS anche un jack di ricarica proprietario. Le componenti interne sono molto potenti, ma allo stesso tempo necessitano di tanta energia. Il formato USB C permette solo un passaggio di corrente fino a 100W e questi non sono sufficienti per alimentare l’hardware quando si trova a pieno carico. Per poter sfruttare allora tutta la potenza e continuare a caricare il PC bisogna utilizzare l’alimentatore originale, che per inciso è in grado di erogare fino a 130W.

Prima di effettuare questa recensione mi sono documentato, raccogliendo informazioni dagli utenti che avevano già acquistato questo prodotto. E ho realizzato che in molti hanno riscontrato problemi nella stabilità della connessione Wi-Fi, defaillance che su una macchina da lavoro di così alto livello non sono ammesse.

Partiamo da una premessa. Il modem qui integrato è un Killer AX1650, sulla carta un ottimo chip di ultimissima generazione basato sul nuovo standard di WiFi 6. Il problema è che incappa spesso in disconnessione a causa di driver poco affidabili.

Gli utenti della community r/dell hanno scoperto che la scheda di rete Killer è basata su un hardware Intel AX200. E che per risolvere la criticità basta quindi rimuovere i driver Killer e sostituirli con quelli ufficiali Intel. Facendo così non si dovrebbero più verificare drop di connessione.

C'è poi il problema, o meglio, l'incertezza sulle SSD. Acquistare un Dell XPS 15 è come giocare alla lotteria o acquistare una mistery box: non si ha mai la certezza di quello che si troverà all’interno. Il portatile viene costruito utilizzando 3 marche di SSD differenti: Samsung, Toshiba o LiteON. Sono tutte e 3 NVME di altissimo livello, ma la Samsung riesce a offrire prestazioni migliori rispetto alle altre ed è un peccato non poter decidere quale avere prima di aver effettuato la spesa.

Dell ha fatto un ottimo lavoro a livello hardware e l’introduzione del nuovo display OLED 4K rende l’XPS 15 una delle migliori scelte per coloro che creano e consumano contenuti multimediali. Bisogna però lavorare ancora su molti aspetti, come il comparto audio e un design che rimane invariato da ormai troppi anni e i driver della scheda wifi.

Difficile pronunciarsi in maniera definitiva sul prezzo: vi sono ben 12 configurazione possibili con prezzi che variano dai 1.399 € della versione base, fino ai 3.199 euro di quella full-option. A conti fatti, il modello da noi testato - con display OLED 4K, processore i7 9750H, 16GB di memoria RAM e SSD da 1TB - resta una buona via di mezzo: 2300 € (senza sconti) per un prodotto che può lavorare per un po' di anni senza sentire il peso dell'età.

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